Il valore spirituale della casa
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I miei lettori mi permetteranno una breve introduzione filosofica sull'essenza e il valore della casa.
La casa è sempre stata il centro spirituale e umano di ogni famiglia prima ancora che di ogni individuo.
La casa è costruzione di una pluralità di vite in simbiosi tra loro.
La casa è il momento in cui ci si riusce per celebrare un pranzo o una cena, amandosi, scambiandosi amore sotto uno stesso tetto.
Due accezioni mi stanno a cuore della casa. Una, ciceroniana, del PRO DOMO SUA; non si faccia mai della casa un affare privato, la casa è luogo aperto, luogo di incontro, luogo di fervore religioso e di quotidiano aiuto, di progetti e di sogni. Prima che muri a cui dare nome casa, l'uomo deve avere ben chiaro che è il cielo, è la sua patria, è il luogo della più assoluta felicità la vera casa.
Altra accezione è quella delle parole di Cristo allorché, invitando i discepoli a seguirlo, dice che il Figlio dell'uomo non ha casa mentre le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo il loro nido... (Matteo 8, 18-22).
La casa, dunque, non deve mai essere fine ma mezzo: mezzo di costruzione di unità spirituale, di preghiera, di comunione, di riflessione.