L'inaugurazione del Pontificato di papa Francesco
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19 MARZO 2013
SAN GIUSEPPE
INAUGURAZIONE PONTIFICATO PAPA FRANCESCO
Questa è una poesia francescana, che, se Dio vuole, rispecchierebbe l'anima di chi l'ha scritta.
La dedico al nuovo papa Francesco.
CON I POVERI DI FRANCESCO
La luna, piatto freddo
avanzo delle cene dei più ricchi
che ha sparso in terra chissà quanti chicchi,
è per i poverelli il grande sogno
di dissetare una fame immensa.
Insegna dei negozi il rubro sole,
di quelle che scintillano un’offerta,
per loro è Dio che sorride e luce.
La madre Terra è una ragazza triste
o una serva che si sfrutti,
per loro generosa fonte di frutti.
Il vento pieno di spergiuri è muto,
ma a loro invece è un passo del Vangelo.
Ceneri del fuoco sono rimaste segni
della presenza un dì tra noi di Dio,
per loro arde bello alto e sicuro.
L’aria qui è infesta e cupa e tossisce,
nel cuor di loro è via del Paradiso.
L’acqua è sporca e qui si beve a forza,
per loro è immagine di gioia che zampilla.
Tutta han per lor i poveri natura,
il nostro mondo non ha tempo mai
per fermarsi davanti ad un tramonto bello
come tu facevi qui e di là farai,
caro Francesco, nel Signor fratello.
Lascia che il mondo muoia
se chiama, come chiama, morte vita!
Non ha tempo per star sotto la luce
delle dorate stelle e dei pianeti
a contemplare ancora e a capire
che siamo noi di fronte all’infinito!
Io mi sento parte del Creato
e benedirò sempre
il giorno in cui son nato!
Così se un bambino guarda le stelle
(e sogna caramelle)
o fisserà stanotte sorella luna
che bianca gli ride e lo conforta,
(e che gli fa pensare ad una torta),
se prega ancora il pane quotidiano
magari avrà di fianco un francescano.
Così voglio esser come loro,
con i poveri di Francesco è il mio tesoro.
Settembre- Ottobre 2010