Blog religioso
Padre Pio dorme, ovvero sull'ostensione permanente delle spoglie di Padre Pio
Chi dorme non amarebbe che il suo sonno e i sogni che esso porta siano interrotti o disturbati. Buona norma, di solito, è non svegliare chi dorme. Ora, Padre Pio, un brav'uomo, un sant'uomo, un grande e fedele seguace di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, dorme, a San Giovanni Rotondo, da quel 23 Settembre 1968 in cui respirò l'ultima volta. Dorme. Lo si vedeva serafico in quell'ora come ora. In seguito, la Chiesa è molto cambiata, l'Italia è molto cambiata, San Giovanni Rotondo è molto cambiata. Tuttavia non è cambiato l'amore che molte persone hanno nutrito e nutrono per questo semplice frate cappuccino dalle tante vicende di fede. Dai cinque continenti, vengono sin sul Gargano per rendergli omaggio, per parlargli più da vicino. E sì che Dio è ovunque, che la preghiera è mezzo potentissimo per raggiungere qualunque luogo della Terra e del Cielo, ma l'attrezzarsi, fare tanti chilometri e andare nel luogo del Santo con fede e con speranza è un atto d'amore ulteriore che, secondo i mezzi, se uno può fare dice qualcosa della sua persona. Non è questo l'articolo giusto per spendere due parole sui pellegrini del Terzo Millennio... Mi preme, qui, dire che ben 5 milioni di persone ogni anno salgono a San Giovanni Rotondo per parlare con il frate con le stimmate.
Già beato il 2 Maggio 1999 e santo il 16 Giugno 2002, era avvenuto un'ostensione delle spoglie di Padre Pio per breve tempo qualche anno fa. Adesso si è arrivati a formulare nuove proposte che sanno di profanazione (lasciare il corpo a San Giovanni e mandare il cuore a Pietrelcina, sua città natale, o spostare le spoglie a Pietrelcina). Sono state proposte di questi ultimi giorni ma che hanno sollevato un'eco tanto vasta da dovere essere subito ritirate, almeno si spera. Con tutto ciò da oggi, 1 Giugno 2013, si è deciso che il corpo di Padre Pio sarà esposto in modo permanente.
Le correnti di pensiero a riguardo sono due: i frati lo fanno per aumentare la fede dei pellegrini; i frati lo fanno per soldi.
Attorno a Padre Pio di soldi ne girano tanti, troppi. Egli stesso, in vita, volle gestirli personalmente e li diresse nella costruzione della Casa sollievo della sofferenza, ospedale di prim'ordine a due passi dal vecchio convento. C'è anche da dire che tra i detrattori dei frati c'è gente che per visioni personali si scaglia senza troppo giudizio contro la Chiesa, il clero e così dicendo. Non che la Chiesa o il clero siano esenti da colpe, ma qui entra giocoforza un argomento che a Vito Lorenzo Dioguardi sta molto a cuore. Non si può fare di tutta l'erba un fascio. Non si può categorizzare migliaia di persone sotto un'etichetta: è frate allora è come tutti i frati, è Papa allora è come tutti i Papi eccetera eccetera (e questo vale per tutte le persone del mondo, in quale si voglia ufficio siano addetti). Con tutto ciò, se Padre Pio in vita usò i soldi delle offerte dei fedeli per fare del bene e in morte i tanti soldi dei pellegrini fossero usati per dare un lavoro pio e onesto ai meritevoli, per sollevare la gente garganica, dare ossigeno e bella immagine nuova a una città, Foggia, che ha fama non buona, allora Padre Pio sarebbe veramente amato dai Foggiani, dai Sangiovannesi (ma qui ritorno al concetto del non categorizzare, è un discorso in generale).
Per quanto riguarda l'argomento, mostrare le spoglie di Padre Pio per aumentare la fede dei fedeli, non negò che alcuni, molti, tanti, troppi potrebbero giovare nutrimento per la propria anima dal vedere il corpo di Padre Pio, ma si tratterebbe dei San Tommaso (a mio giudizio pochi) che "se non vedo non credo". λέγει αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς· Ὅτι ἑώρακάς με πεπίστευκας; μακάριοι οἱ μὴ ἰδόντες καὶ πιστεύσαντες (Giovanni 20:29) Disse a lui Gesù: "Perché mi vedi, credi; beati coloro che non avendo visto crederanno".
Il Cristianesimo in Occidente è in crisi per il benessere, per il vuoto culturale, per la moda del superfluo, per la crisi della Chiesa, per il non studio e la non carità. Certo che Padre Pio è una delle figure che rinforza la fede nel popolo, ma la fede deve tornare in un popolo istruito, e deve tornare in istruttori nuovi, più evangelici, più studiosi.
Solo ieri sentivo il giuramento di alcune sorelle, dopo la celebrazione della messa, che davanti a Maria giuravano di rimanere "schiave" dell'amore di Gesù. Ma l'amore di Gesù è libertà! Non fa schiavo nessuno... Ci vuole un Cristianesimo autentico, delle origini, anche se calato nei tempi moderni, nei tempi della rete, della comunicazione audiovisiva istantanea. Perché nonostante la tecnologia c'è gente che prende i mezzi e va a San Giovanni Rotondo per parlargli da vicino. Perché nonostante la grande efficacia dei nostri tempi, l'anima è anima e si nutre di amore e preghiera, la fede fa fare pellegrinaggi e grandi opere nella propria vita e l'uomo ha sempre bisogno di Verità, anche se si dice il contrario, anche se qualcuno lo nega. Padre Pio, allora, sia un esempio, sia un mezzo di redenzione, non uno strumento di affare. Padre Pio ami ancora e ancora di più il meraviglioso Tavoliere, abbenché la sua gente dimentichi l'amore e i doni di Dio per la mia terra. Insomma, in definitiva, la fede non si acquista, non è vendibile e comprabile, non si riceve perché il corpo di Padre Pio è esposto o meno. Io avrei lasciato dormire Padre Pio. Non nego che, in una visita, anni fa, vedendo il corpo mi ero tanto emozionato, ma questo non faceva di me un Santo. La Santità è la fede dimostrata tutti i giorni della nostra vita, è un impegno costante, è un cambio di vita per prendere la via del Signore. Amen. |
||
|