Etica, moralità, immoralità e amoralità: i gradi della passione civile
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I Greci e i Romani, eredi di una grande tradizione culturale proveniente dall'Oriente, a loro volta innovatori di quella tradizione e facitori di cultura, per arrivare ai livelli di civiltà a cui giunsero dovette basare il loro prestigio, prima ancora che sull'esercito, per altro importantissimo all'epoca, su una organizzazione interna ben specifica che proponeva una visione attiva e partecipativa dell'individuo, pur rigorosamente all'interno della propria categoria sociale, alla felicità e prosperità della società tutta.
Individuo-società erano in rapporto tra loro. Talvolta anche con forti limiti per la libertà personale, per non mitizzare sempre e necessariamente il passato, ma esigendo dal privato un certo comportamento pubblico.
Allora sembra necessario fare chiarezza tra i termini.
ETICA
La più importante opera che ci spiega questa parola filosofica è l'Etica Nicomachea di Aristotele.
Etica deriva dalla parola greca Ethos, il posto da vivere. Per questo poi è passato ad indicare anche come comportarsi nel posto in cui si vive.
Da questo, oggi etica è un comportamento comune che gli appartenenti ad un gruppo devono necessariamente seguire per il bene comune.
Chi si comporta pensando al bene comune, nell'ambiente comune è un ente etico.
MORALE
Moralis deriva da Mor, costume, tradizione.
Indica un'etica personale, un codice personale di comportamento che l'individuo adotta in piena libertà, rispettando gli altri e gli ambienti anche quando si esula da una legge etica.
Per esempio, semplificando, si potrebbe dire:
Mancanza di Etica ETICA
Butto la carta nel parco. Raccolgo una carta nel parco e la getto
nei cassonetti.
Mancanza di Morale MORALE
Picchio una donna tra le mura di casa. Do un'offerta ai poveri.
Un'ulteriore questione che dà spunti di riflessione interessanti è ricordare a noi stessi che siamo depositari da sempre di un nome e di un cognome e che essi corrispondono a qualcosa di etico (non etico) e morale (non morale).
FRANCESCO BONOMO
sta ad indicare l'augurio morale che i suoi genitori gli hanno fatto sperando che sia libero (francesco) e che sia un brav'uomo.
Si potrebbe dunque dire che gli uomini rendono onore agli auguri che portano se hanno un senso etico e morale della vita nella loro comunità e tra i muri di casa.
IMMORALE
Immorale è il fare contro la morale. Se è moralmente ed eticamente scorretto rubare, io DELIBERATAMENTE rubo, per contrappormi a quel sistema di valori, a quella legge.
L'intenzionalità dell'ente immorale dà ragione anche della sua pretestuosa e a volte irrefrenabile alterigia.
AMORALE
Amorale è il comportamento che non risponde a nulla, anarchico, che non si interessa, non si pone nemmeno l'interrogativo se sparare a una persona sia morale o immorale.
In questo atteggiamento c'è una totale indifferenza all'uomo, a sé stessi e alla scelte che si compiono ed è anche l'atteggiamento più pericoloso in cui si possa scivolare.