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Referendum Costituzionale 4 Dicembre 2016

Notte prima del voto. Notte piena di desideri e di stanchezza.

Non so come sia possibile arrivare a rischiare di cambiare una Costituzione così bella e forte con qualcosa di così tremendamente dannoso per la democrazia.

TIMEO DANAOS ET DONA FERENTIS.

Il popolo italiano sempre meno istruito e sempre più manipolabile ha perduto nelle due ultime generazioni il senso del comune e il senso del civile.


Questa riforma è un pericolo perché:

l'articolo 57 definisce chiaramente che non ci sarà più elezione diretta del Senato. I Senatori saranno scelti nei Consigli Regionali e così i sindaci.

l'articolo 70, scritto barbaramente, incomprensibile ad intellettuali e persino costituzionalisti è il capolavoro della supercazzola dei criminali che l'hanno voluta, stabilisce che il nuovo Senato dovrà "attuare le politiche dell'Unione Europea". Caso unico, l'Italia avrà nella sua Costituzione l'Europa. Chiaro atto di cessione della sovranità del popolo ad altri.

Si diceva, si tocca solo la seconda parte, non la prima... Falso, tutto falso! Chi si informa? Chi lo sa?

La fiducia la voterà solo la Camera (dell'Italicum) e così lo stato di guerra.


La revisione del Titolo V della Costituzione porrà in essere, poi, richiama una clausola di supremazia da parte del governo, articolo 117, che permetterà di scavalcare il volere delle comunità locali, i cui senatori saranno asserviti agli ordini dei capipartito.

 

Dunque Europa e governo in tandem, in una Costituzione che non è più italiana.

 

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E adesso, come finirà?

La Brexit ha sorpreso, Trump ha sorpreso. Contro la Brexit molta stampa britannica. Contro Trump molta stampa americana. Quello che si è capito è che la stampa non influenza più in modo determinante il voto. Almeno fuori dall'Italia.

 

Qui temo che le cose siano diverse.

Di gente che condannerà se stessa e tutti noi ce ne abbiamo.

Vanno dietro un giovincello arrogante che ha fatto già tanti cambiamenti, tutti fallimentari.

Mi domando come si possa non vedere l'evidenza del suo operato non positivo, ma così è.

 

Come finirà?

Se ascoltiamo i media c'è un leggero vantaggio del No; se ascoltiamo Internet il No stravincerebbe.

 

Molto si dovrà all'affluenza.

Dati certi sono quelli dell'estero dove si è registrato, stranamente, un boom di voti. Su 4 mln di italiani votanti 1,6 mln di voti in arrivo, il 40% di affluenza.

Qualcuno dal Pd esulta dicendo che il 75% sono per il Sì, come lo facciano a sapere è presto detto, per la facilità di manipolazione di quel voto.

 

Ora, quale sarà l'affluenza in Italia? Qualcuno prevede il 70%.

Io penso tra il 50% e il 60% di aventi diritto.

E credo (e spero) che il No vinca 58% a 42%.

 

Dobbiamo aspettare poco più di un giorno per sapere se questa Marcia su Roma è stata fermata e se il popolo italiano ha ancora qualche speranza di redenzione.

A tutti i ragazzi morti per questa Costituzione, dedichiamo l'impegno della difesa della libertà.

IOVOTONO!

 

Referendum costituzionale 4 dicembre 2016

Un esame non per il governo ma per il popolo italiano.

Per la sua comprensione dei fatti, per la sua capacità  non solo di sacrificarsi ma anche di ribellarsi e rivendicare diritti e dignità.

Delle tante cose che fa questa riforma c'è ne sono alcune ridicole,  alcune ambigue e altre pericolose.

Le ridicole sono la riduzione del numero di senatori per contenere i costi della politica.

1. Se vuoi veramente  ridurre i costi tagli i 630 deputati che sono spropositati eccetera

2. Se fai trasferire tutte le settimane 100 consiglieri sindaci a Roma e li fai pernottare e paghi loro una segreteria questi yj costeranno quasi come quelli che toglie.

Questo albergo tremendo e intollerabile dell'esplorazione del voto diretto del Senato.

 

Tra le cose ambigue c'è la clausola di supremazia, per cui per interesse nazionale il governo potrà  imporre certi obblighi alle Regioni e ai Comuni. Interesse nazionale che non è discutibile. Di fatto supremazia del governo.

 

Delle pericolose oltre il non botola del Senato anche la mancanza della garanzia della doppia fiducia. Un governo forte in un sistema monocamerale in cui la Camera è emanazione di una maggioranza sproporzionata,  leggi Italicum, sarà  invincibile ed insindacabile, con tutto quello che vuol dire questo nel Paese che ha inventato il fascismo.

 

Referendum costituzionale dell'Ottobre 2016

Ad Ottobre 2016 si voterà per il referendum costituzionale.

Essendo stata concepita come moderna democrazia dai Padri Costituenti, ovvero quegli uomini politici che dopo il fascismo e la guerra scrissero la Costituzione Italiana, il popolo italiano è chiamato talvolta ad esprime un giudizio su leggi di particolare interesse per la Repubblica che il Parlamento ha emanato ma che, sempre secondo la Costituzione, devono necessariamente passare dal voto del popolo.

Questo per dire che il prossimo referendum non è stato una scelta dell'attuale governo ma è una norma scritta nella Costituzione: se vuoi cambiare la Costituzione, dice la Costituzione, tu potere devi chiedere al popolo.


ASSERZIONE NUMERO 1: Il Governo ha cambiato la Costituzione ma deve passare attraverso il voto popolare per rendere valida tale legge. Non è magnanimità di volere ascoltare il popolo ma prescrizione della legge costituzionale stessa.

 

 

Di referendum ce ne sono di diversi tipi. Quello di Aprile sulle licenze per l'estrazione di idrocarburi (le trivelle) andato pressoché deserto era di tipo abrogativo. La legge era stata fatta si trattava di abrogarla, cancellarla.

Era previsto un quorum, una quota percentuale di voti sulla somma dei votanti, che non è stato raggiunto.

 

Quello di Ottobre è di tipo confermativo: si deve confermare di mantenere la legge Boschi sulla riscrittura della carta costituzionale.

Non serve quorum.

Dunque, solo per minima cognizione dei numeri, se è vero che il menage di governo non raccoglie molti voti tra il popolo (cfr. elezioni amministrative di Giugno), sarà un'ottima occasione per capire chi sono i felloni, coloro che fingono di non appoggiare il governo ma segretamente lo appoggiano o lo favoriscono.

Infatti dalle urne di qualche settimana fa è scaturita una nettissima sconfitta del Pd, checché ne ciancino nelle insulse direzioni, e la somma dei tanti (a parole) partiti di opposizione dovrebbe surclassare questa riforma.

Se, infatti, la riforma passasse, visto che le opposizioni in Parlamento non l'hanno votata, vuol dire che le stesse opposizioni non sanno mobilitare i cittadini. Sarebbe per M5S, Lega, FI, Fratelli d'Italia più che una sconfitta, sarebbe manifesta dimostrazione di incapacità.

 

ASSERZIONE 2: Gli ultimi risultati statistici mostrano che la contrarietà a questo governo e a moltissime delle sue riforme è alta in Parlamento (ma non basta, a quanto pare, Parlamento che parla molto ma parlamenta poco) e nel Paese. Il risultato dirà anche la forza politica di chi vuole un'Italia diversa.

 

 

Qualcuno obietterebbe: ma tutti stanno ribadendo che si deve valutare la riforma non chi la propone. Ebbene, a questo qualcuno si controbietterà che se la riforma della Carta costituzionale è all'interno di un sistema forzoso di riforme volte a scalpellare il volto della Repubblica (Italicum, Job Act) o degli accordi europei (Salvabanche), bisogna sapere di queste due premesse svolte: che il Governo non avrebbe fatto un referendum se non costretto e che se questo governo ha sempre avuto la stampella di qualcuno che diceva inizialmente di opporsi ora questo qualcuno non ha più scuse, si gioca l'identità elettorale.

 

Un'ultima premessa, questa volta non politica ma sociologica, è quella che vorrebbe contrapporre lo spessore della personalità dei Padri Costituenti del '48 (l'Assemblea Costituente ha lavorato per due anni prima della firma da parte del Presidente della Repubblica nel Dicembre 1947 e l'entrata in vigore il 1 Gennaio 1948.

 


 

Brexit, giorno storico senza storia

 

Mi fanno molto ridere gli analisti, i politologi, i politici e qualche sondaggista, i direttori di tg e i conduttori, i quali danzano attorno alle parole riuscendo a difendere un'idea prima e il suo opposto il giorno dopo.

Dopo il voto siamo tutti saggi.

Io non mi ero espresso prima per due considerazioni:

a) fare sondaggi su una realtà nota è difficile, su una realtà (sociale, politica, civile) ignota è criminale;

b) il sospetto che gli Inglesi non amassero l'Europa veniva dall'evidenza che avevano scelto di mantenere la sterlina pur essendo nell'Unione. Dunque è un motivo economico che li ha fatti entrare ed è un motivo economico che li fa andare, seppure per soli 4 punti percentuali;

 

 

La Brexit è storia senza storia per alcuni manifesti motivi:

 

- la sterlina è oggi una moneta assolutamente marginale, questo (più che le ingerenze europee, comunque negative e da cambiare) ha influenzato la crisi nel UK;

- il mondo non ha più senso nella visione degli Stati nazionali o delle singole alleanze (lo stesso Regno Unito con questo voto è a rischio secessione);

- quando un popolo è scontento vota per il cambiamento ma la scontentezza (quando non è noia o capriccio) è colpa di chi, pur avendo il potere delegato non è riuscito a soddisfare i problemi degli altri;


I PERSONAGGI

I vincitori sono stati Boris Johnson, del partito conservatore (quello di Cameron) e Farage, dell'ultradestra.

La loro campagna elettorale è stata leghista (immigrazione, ingerenza Ue, sovranità nazionale, crisi economica e ripresa ecc...).


 

 

Gli sconfitti sono Cameron, che si è dimesso anche se lascerà il ruolo ad Ottobre quando il partito sceglierà un nuovo leader e ci sarà un nuovo Primo Ministro, e Sadiq Khan, il neosindaco di Londra.


 

 


Da ragazzo anche io sono stato euroscettico. Ricordo ancora i compiti di Italiano di quinto superiore con la mia languida e drammatica focosità contro un'Europa che avrebbe tradito la storia e le tradizioni millenarie dei popoli. Studiando, vivendo, ho corretto il tiro. L'Europa è un'ottima idea per portare pace e giustizia e come tutte le ottime idee (esempio il Cristianesimo) è subito stata accaparrata da gruppi di potere trasversali che ne hanno fatto altro.

Ora, però, mi rivolgo a voi, amici, fratelli anglosassoni (Scozzesi, Inglesi, Nordirlandesi, Gallesi).

Come è stato possibile?

Come è stato possibile che avete ancora mantenuto dopo tutto questo tempo il vostro tradizionale isolazionismo (che bene non ha fatto, nella storia, che quando soli si poteva stare, dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi abbiamo scoperto che non è così).

 

Come è stato possibile che avete eletto poco tempo fa il primo sindaco musulmano d'Europa e ora tradite quella vostra apertura.

 

Come è stato possibile che avete creato la democrazia moderna (con i filosofi e con i rivoluzionari) e vi aggrappate ad una monarchia vacua e un nazionalismo becero e d'altri tempi.

 

Come è stato possibile che non ci amiamo come dovremmo, che non capiamo che l'Unione Europea è qualcosa di più che una spartizione economica, una moneta, finanza, ma è cuore comune, politica comune, passione comune.

Una comunità dalla quale vi allontanate ma che continuerà a chiamarvi.

Sì, germanocentrica, sì con mille sbagli ma un sogno di unità per un continente come il nostro che è stato centro e cuore dell'umanità tante volte che ci eravamo quasi illusi potesse tornare ad essere.

 

Buon viaggio di ritorno. E chissà, come se dice a Ròma, se vedemo...

 

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They make me laugh a lot analysts, political scientists, politicians and some pollster, directors of news and conductors, who dance around words before successfully defending an idea and its opposite the next day.
After the vote, we are all wise.
I was not expressed before by two considerations:
a) do surveys on a known reality is difficult, on a reality (social, political, civil) unknown is criminal;
b) the suspicion that the English did not love Europe was evidence that they had chosen to keep the pound although Union. So it's an economic reason that made them go and is an economic reason that keeps them going, albeit for only 4 percentage points;




The Brexit is history without history posters for some reasons:


- The pound is now a very marginal currency, this (mostly European interference, however negative and change) has influenced the crisis in the UK;
- The world no longer makes sense in view of the national states or individual alliances (the United Kingdom itself with this vote is threatened secession);
- When a people is unhappy vote for change but discontent (when it is not boredom or whim) is the fault of those who, having the delegated power has failed to meet the problems of others;


CHARACTERS
The winners were Boris Johnson, the Conservative Party (to Cameron) and Farage, dell'ultradestra.
Their campaign was League (immigration, EU interference, national sovereignty, economic crisis and recovery etc ...).




Boris Johnson, Conservative Party
Farage, ultra-right


The losers are Cameron, who resigned even if he leaves the role in October when the party will choose a new leader and there will be a new Prime Minister, and Sadiq Khan, the neosindaco London.












As a boy I also have been Eurosceptic. I still remember the tasks of the Italian top fifth with my languid and dramatic ardor against a Europe that would betray the history and traditions of the ancient peoples. Studying, living, I corrected the shot. Europe is an excellent idea to bring peace and justice, and like all good ideas (eg Christianity) was immediately monopolized by transverse power groups that have done nothing.
Now, however, I turn to you, friends, Anglo-Saxon brothers (Scottish, English, Northern Irish, Welsh).
How was it possible?
How was it possible that you still maintained after all this time your traditional isolationism (which did not do well, in history, that when only you could stay, since World War II to now we have discovered that it is not so).


How was it possible that you have recently elected the first Muslim mayor of Europe and now betrayed that your opening.


How was it possible that you have created modern democracy (with the philosophers and revolutionaries), and you cling to a vacant monarchy and a vulgar nationalism of the past.


How was it possible that we do not love as we should, we do not understand that the European Union is more than an economic division, a coin, finance, but it is common heart, common policy, common passion.
A community from which you turn away, but he will continue to call you.
Yes, germanocentrica, yes a thousand mistakes, but a dream of unity for a continent like ours that has been the center and heart of humanity many times that we were almost deluded could return to being.


Safe journey. And who knows, as if say in Rome, if we see ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La battaglia di Torino, 19 Giugno 2016

Una prima battaglia si era avuta nella giornata del 5 Giugno, nel mezzo delle opache e retoriche celebrazioni della Festa della Repubblica 1946- 2016.

Per mesi i candidati si erano confrontati rapacemente, i giornali avevano infangato il candidato avversario a chi donava loro soldi e la cittadinanza era distratta dalla crisi economica persistente, dal campionato di calcio concluso e dagli Europei alle porte.

Le armi della più trita delle retoriche si è vista in trasmissioni ormai vetuste, con conduttori bavosi e commentatori sempre gli stessi.

 


5 GIUGNO, LA PRIMA BATTAGLIA

Al primo turno un primo grave dato era quello che riguardava l'armata Pd, che veniva escluso del ballottaggio a Napoli.

Napoli, città tremenda, tremendamente bella, tremendamente sanguigna e sanguinaria, aveva fatto fuori la Valente, appoggiata dal Primo Ministro (alias Abusivo), nonostante si sapesse (con testimonianze video) che fuori dai seggi venivano distribuite banconote da 10 Euro in cambio di voti.

Nonostante questo a Napoli l'uscente sindaco indipendente De Magistris sfida Lettieri del Centrodestra.

Centrodestra che va al ballottaggio proprio con il Pd a Milano, con il derby Parisi- Sala.

La Lega ha un sussulto a Bologna, città rossa per antonomasia, dove il sindaco uscente Pd non riesce a vincere subito.

Anche a Torino, il 5 Giugno 2016, il sindaco in carica Fassino non riesce a vincere immediatamente anche se ha dieci punti di vantaggio su una ragazza del M5S, Chiara Appendino.

Roma è a parte, dominata al primo turno il 5 Giugno, da Virginia Raggi, giovane avvocato combattivo che difende come una Giovanna d'Arco o un Robin Hood le ragioni dei poveri e degli emarginati contro il solito potere dello sciatto Giachetti.

 

Quindi in quel 5 Giugno:

sconfitto: Pd  dove: Napoli

vincenti: M5S  dove: Roma e Milano, guadagna il ballottaggio

 

La sfida è rimandata al 19 Giugno.

 

 

19 GIUGNO 2016

 

Napoli: la battaglia a Napoli era abbastanza scontata, vince De Magistris. Perché? Perché dei tanti che si erano avvicendati è sembrato il più intellettualmente onesto a volere sinceramente amare, prima che amministrare, questa città così pulcinellesca.

 

DE MAGISTRIS - Indipendente

 

Bologna: vittoria di Merola, Pd, ma con il 55% contro il 45% di una donna della Lega.

 

MEROLA - Pd

 

Milano: vittoria ancor più di misura di Sala, Pd, con il 51 virgola qualcosa su Parisi, Centrodestra, al 48 virgola qualcosa. Divisi da 20.000 voti, insomma.

 

SALA - Pd

 

A questo punto, la battaglia svolta con potenti mezzi economici, con strumenti di informazione martellanti e soggettivi, che già aveva avuto sconfitta a Napoli ed esito incerto in una roccaforte come Bologna e in una metropoli molto coltivata dal governo come Milano, aveva un grado di insoddisfazione all'interno del partito abbastanza importante.

Perdere Roma era quasi scontato, benché un ministro della Repubblica, il ministro delle Riforme, si attaccasse al telefono qualche giorno prima della battaglia, per chiamare i Romani e convincerli a votare Giachetti. Scena tra le più tristi della storia delle elezioni.

Roma :il Pd l'ha persa. Per la gestione Marino? Più per Mafia Capitale! Per le Olimpiadi? Più per la villa di Giachetti! Per un voto di protesta? Più per la freschezza delle idee (alcune da rivedere in realtà) di Virginia Raggi.

RAGGI - M5S


E Torino?

Il 19 Giugno è stato, più di tutti, il giorno di Torino, della battaglia di Torino.

Affluenza bassa in tutta Italia e in calo rispetto al primo turno.

I Torinesi che hanno votato sono stato circa la metà degli aventi diritto.

Tra questi, Fassino ha raccolto 168.000 voti. Una miseria per un ex segretario della Sinistra. Una miseria per il sindaco uscente. Una miseria per un partito di governo.

Poco più di 200.000 voti per Chiara Appendino, il tenente Chiara Appendino che ha circondato le armate di finanzieri, banchieri, palazzinari e potenti che hanno rovinato Torino in questi anni lasciandola senza anima industriale, senza corpo innovativo, senza passione, inanimata e nuda davanti ad una crisi che ha duramente pagato.

 

APPENDINO - M5S

 

Tutte le analisi prima del voto dei sondaggisti e degli analisti, dei politologi e degli animali da circo dei talk, dei presentatori e dei conduttori di tg, dei direttori di giornale e dei politici di razza è naufragata davanti a questi dati.

Roma e Torino, città da milioni di abitanti e milioni di elettori sono passate al M5S.

In 19 ballottaggi su 20 il M5s ha vinto contro il Pd (in piccoli comuni d'Italia).

 

La lezione etico-morale di ragazzi giovani che cercano di fare politica nelle piazze e non nei palazzetti, che si tagliano lo stipendio per finanziare il microcredito alle imprese in difficoltà invece che alzarselo, che sono vicini ai problemi della gente anziché fare i soliti parolai che promettono mari e monti a ridosso delle elezioni, ha schiantato un partito che alle Europee aveva il 40% di consensi ed ora ne ha nemmeno il 20%.

 

Il Job Act, l'Italicum, la Buona Scuola, il Salvabanche, la Riforma Costituzionale, un curriculum di leggi nefaste che ricordano il Ventennio.

A onor del vero ci sono un paio di leggi che, se non scritte bene, sono buone nelle finalità, ma sono poco, troppo poco per un popolo che ha fame.

Fame di giustizia e di lavoro.

Fame di libertà e di cambiamento.

E sete di politica vera.

Per questo i 5S, ora, non sono arrivati a niente. Roma e Torino sono vittorie, battaglie vinte in una guerra di democrazia che continua non a suon di croci ma di diritti, non a suon di applausi ma di manifestazioni, non a suon di elemosine ma di educazione. Perché oggi più che mai la vecchia politica è sconfiggibile. La vecchia politica che si trasforma. La vecchia politica che si maschera. La vecchia politica che parla contro la vecchia politica con facce giovanili che ci hanno abbindolato una volta e mai più.

 

Ad maiora!!!

 

 

 
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