Il cuore di bronzo di Garibaldi - Secondo classificato al IV concorso di pesia di Panni
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Secondo classificato al IV CONCORSO DI POESIA DI PANNI indetto dall ASCD dal titolo:
Il canto dei poeti si eleva a celebrare
l’Italia, a brindare al suo 150° anniversario
di corroborata Unità Nazionale. (1861-2011)
Panni, 24 giugno 2011
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA PER IL PREMIO: Il testo si distingue per la capacità di rendere, attraverso il contrasto delle immagini, la grandezza eroica degli ideali risorgimentali e la piatta vacuità dei valori moderni.
Per le strade vecchi bronzi
anneriti risorgono. Quante ne vidi,
ramingo io per questo mio paese
come uno di loro, un esule
in cerca della santa libertà.
Repubblicani, re, politici d’un tempo
essi sono statue di uomini,
vivi morti (tanti) più che i morti vivi.
Ardono nelle piazze e tacciono.
Seguono il sole, nelle notti
di maggio campeggiano
nel ricordo delle campagne,
quando l’Italia delle città
era un dolce groviglio di amare sconfitte.
Fissi guardano ancora la tragedia moderna:
noi assaltiamo vetrine, perdiamo diritti,
nelle auto suoniamo la carica,
negoziamo una resa senza fede,
mentre nella quasi estate il dolore di vivere
nelle coppe di gelato quasi s’affoga.
Un cavallerizzo, ai piedi del mio palazzo,
regimenta il traffico dei nonni
che lo additano ai nipoti, stranieri
pettegolano, un giovane gli sogna in fronte
giurando, dentro sé, si vede, di votare
il suo impegno di ventenne alla rinascita
della nostra sempre povera Italietta.
Sembra uno dei tuoi, o Generale,
rarità in questi tempi di muffetta!
Piccioni ti nidificano sul capo,
che sembri un San Giovanni,
nella piazza distratta con un raggio giallo
presenzia uno spirito.