La strage degli estremisti a Parigi
Share |
Oggi ho posto una domanda ai miei ragazzi, dopo avere raccontato quanto accaduto ieri in Francia: è più importante la libertà o il rispetto?
Molti hanno risposto in favore della prima, molti della seconda, solo due hanno risposto come avrei risposto io: l'uno e l'altro sono complementari, perché si è liberi solo se si rispetta gli altri.
Se infatti si preferisce la libertà ci si schiererà dalla parte dei giornalisti sennò da quella di chi si è sentito offeso da quella satira.
La satira. Catullo, Giovenale ne sono stati maestri e ci hanno trasmesso il disgusto per i propri tempi con parole forti. Però, più che i versi volgari e licenziosi (come gli arcaici fescennini), ci ricordiamo di loro per gli attacchi colti alla Roma ladrona del tempo loro.
La satira non ha limiti? Alla satira, in nome della libertà, è tutto concesso?
Molte copertine del Charlie Hedbo erano volgarissime, ma questo non giustifica il terrorismo e le armi.
Allora?
Il concetto di tolleranza, di cui il Candido di Voltaire è stato manifesto all'umanità, ha toccato il punto più basso proprio a Parigi, nella terra dell'integrazione (falsa?) tra algerini e francesi, nella patria della dea Ragione, nello Stato laico per eccellenza.