IL CORAGGIO CHE VALE UN SECOLO DI CODARDI
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(foto tratta dal web)
Vittorio Arrigoni, trentasei anni, milanese, italiano, cittadino del mondo. Quando ho saputo del suo rapimento, come se ne sente in giro, soprattutto in quei paesi, beh, ho provato una gran pena che un ragazzo italiano fosse stato catturato e minacciato di morte. Mi informai, allora, su chi fosse. Scriveva per il Manifesto, pacifista di una a me non nota sigla associativa di "solidarietà internazionale", restava per me il mistero: chi è questo Vittorio Arrigoni?
Capii chi era quando i telegiornali erano poveri di sue notizie, quando per sapere qualcosa andavi su siti che pubblicano i suoi reportage o sul suo blog (www.guerillaradio.com).
Vittorio Arrigoni è stato un grande uomo del nostro tempo. Anzi, è! Lo paragono, udite udite, al migliore dei Cristiani, lo paragono a uno di coloro di cui, sentendo l'ultima campana, lo si vedrà alzare, il suo spirito, al tonante richiamo per "Beati gli operati di pace...".
Un ragazzo del genere, di un tale coraggio vale più di un secolo di codardi. Un coraggio, il suo, responsabile, perché se la paura è in tutti gli uomini alcuni la vincono avendo più temerarietà che timore.
Un ragazzo che ha riscattato il sempre troppo infangato e ignominioso nome italiano e riscattato il sempre troppo poco valutato e stimato nome di scrittore.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 27 Giugno 2011 13:54)