Guerra e pace 2014
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Secondo me la grandezza di un uomo è assoluta e in quanto assoluta se nasce oggi un Lev Nikolàevič Tolstòj scriverebbe ancora un Guerra e Pace, magari con altri personaggi ma con lo stesso spirito.
Perché il Napoleone di turno potrebbe essere Obama e Alessandro I il più che complesso Putin.
Di comandante Kutuzov e di Bolkonskji e Rostov, per ora, non c'è ombra.
Perché se i due presidenti stanno stretti nella veste dei due imperatori di inizio Ottocento (duecento anni fa), la Timoschenko o alcuni capetti del governo provvisorio di Kiev o dei rivoltosi filorussi nella parte orientale del Paese non hanno una collocazione affidabile e quindi nemmeno un ruolo preciso, in questa nostra storia.
C'è solo il dramma di un popolo imploso e di una nazione spaccata, di un dittatore vestito da Presidente, Vladimir Putin, il quale, dopo decenni di potere adesso vagheggia un ritorno al passato, tanto inattuale quanto pericoloso.
Che Putin sia esagitato è chiaro da molte controversie nella sua gestione del Paese e da alcune gravissime e pesanti ombre che egli non ha mai cercato di smentire, come l'assassinio della coraggiosa Politkovskaya.
Che pure la Crimea si una regione troppo strategica per tutti a fini commerciali e quindi geopolitici è altrettanto evidente.
Quindi la strada del referendum e del divorzio consensuale è l'unica da praticare, se si vogliono evitare risultati peggiori del problema iniziale.
In effetti gli Usa, con il loro appoggio ad un governo provvisorio fatto da estremisti di Destra (neonazisti) non è dalla parte della ragione.
Vogliono una Cuba al rovescio.
In tutto questo un personaggio nuovo potrebbe introdursi.
Proprio in questi giorni, infatti, verranno proclamati santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Se il primo ha aiutato la pace tra Usa e Urss in anni difficili, il secondo ha contribuito a fare cadere i muri tra Occidente e Oriente.
Forse, dunque, papa Francesco, sull'esempio dei suoi predecessori, potrà interporsi nel conflitto, dirimere le questioni più spinose, interloquire con entrambi per rispondere, come fa un buon romanzo e come ha fatto bene il buon Tolstoj, alla sete di giustizia e pace del popolo di Dio, l'umanità.
Ultimo aggiornamento (Mercoledì 23 Aprile 2014 11:19)