96° Giro d'Italia
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Il Giro d'Italia si è concluso ieri, a Brescia, città che pulsa di entusiasmo e adorazione per questo sport tanto martoriato da problemi e scandali quanto mitico, antico, denso di sogni.
Il vincitore è, per la prima volta, un siciliano, Vincenzo Nibali denonimato lo squalo di Messina.
La sua squadra, l'Astana, lo ha abbracciato sul palco di Piazza Loggia e si è stretta a lui.
Il ventottenne meridionale s'è guadagnato il Giro due giorni fa, con una vittoria strabiliante sulle Tre Cime.
A me pare che ieri, la prima volta dell'arrivo del Giro a Brescia, la prima volta con la decretazione della vittoria di un siciliano, abbiano vinto un giovane ciclista, una città piena di contraddizioni e uno sport "in salita".
Complimenti! Al vincitore, a tutti i partecipanti, a tutti coloro che amano questo sport e tifano lealmente per il proprio beniamino. D'altronde, lo sport è questa unione di appassionati piuttosto che lo scempio di razionalità e l'insulto continuo della violenza che altre manifestazioni sportive mostrano con fastidiosa ripetitività.
Onore al Giro, come sempre, in tempo di crisi, dolce passaggio di sogni tra le nostre strade.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 27 Maggio 2013 06:36)