Un governo per l'Italia
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Dopo le urne, dopo la (ri)elezione di Napolitano, magicamente un governo.
Se Bersani è stato affossato del suo partito, diamogli atto che, almeno in un primo momento, ha tentato di non fare un accordo col Pdl.
Bruciata tale strada, si fa da parte. E arriva il nuovo. E il nuovo, si sa, è sempre meglio.
Giusto?
Beh, se il nuovo è il Enrico Letta, vice di Bersani, forse non è proprio così.
Vediamo la composizione del nuovo governo.
PRESIDENTE Enrico Letta
VICE PRESIDENTE Angelino Alfano
MINISTRO DELL'INTERNO Angelino Alfano
Ministeri senza portafoglio
AFFARI EUROPEI Enzo Moavero Milanes
AFFARI REGIONALI E AUT. Graziano Delrio
COESIONE TERRITORIALE Carlo Trigilia
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
e COORD. ATTIVITà GOVERNO Dario Franceschini
RIFORME ISTITUZIONALI Gaetano Quagliariello
INTEGRAZIONE Cecile Kyenge
PARI OPPORTUNITà,
SPORT e POLITICHE GIOV. Iosefa Idem
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
e SEMPLIFICAZIONE Giampiero D'alia
Ministeri con portafoglio
AFFARI ESTERI Emma Bonino
GIUSTIZIA Annamaria Cancellieri
DIFESA Mario Mauro
ECONOMIA E FINANZE Fabrizio Saccomanno
SVILUPPO ECONOMICO Flavio Zanonato
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Maurizio Lupi
POLITICHE AGR., ALI. e FOREST. Nunzia De Girolamo
AMBIENTE, TUTELA e
TERR. DEL MARE Andrea Orlando
LAVORO E POLITICHE SOCIALI Enrico Giovannini
ISTRUZIONE,
UNIVERSITà
e RICERCA Maria Chiara Carrozza
BENI, ATTIVITà CULTURALI
e TURISMO Massimo Bray
SALUTE Beatrice Lorenzin
Ed ora analizziamo questo puzzle di figure.
- Anzitutto al Pd sono andati (Presidenza, Rapporti Parlamento, Integrazione, Pari Opportunità, Affari Esteri e Istruzione) - Ministeri minori, dunque, o importanti per rilevanza sociale. Questa mossa dovrebbe, nelle intenzioni dei grandi politici italiani di Sinistra far sì che la gente ricordi questi nomi (e quello che dovrebbero fare) durante la prossima (vicina?) campagna elettorale.
- Al Pdl sono andati ministero forti, come l'Interno, delle Politche Agricole, della Salute, delle Infrastrutture...) cioè i Ministeri che controllano e dirigono l'apparato produttivo del Paese. Anch'essi si rivolgerebbero al proprio elettorato, pure sono Ministeri, questi, che fanno i soldi, non li chiedono (a differenza di quelli della Sinistra).
- Alla Giustizia un nome che va bene a tutti (i politici), quindi a nessun cittadino...
Mi sembra evidente che questa minestra di inizio stagione non funziona per i seguenti motivi:
a) un governo Pd-Pdl in questo momento storico dovrebbe fare cose sconvenienti alla politica; la drammaticità della situazione sociale lo imporrebbe;
b) è come una suppellettile, questo governo. Come uno di quei gingill che si hanno in casa, si espongono, ma sono di vetro, basta sfiorarlo che si rompe e va buttato;
c) nomi di incapaci o di non professionisti, in settori chiave come la Sanità, le Politiche Agricole (anche se c'è un conflitto di interessi in atto) o all'Interno, rischiano di peggiorare lo stato, già grave, di allerta nel Paese;
Gli unici aspetti positivi che trovo sono l'età media (e almeno un rinnovamento nelle facce, ancorché siano sempre facce tristi di pupazzi che non fanno che ridere mentre l'Italia piange - si ricordi il Belli!) e la novità del primo ministro di colore della storia della Repubblica Italiana.
Io non so se riusciranno a fare qualcosa. Sono arciconvinto che dovrebbero. So che Letta e il suo governo è la maschera del Gattopardo, il "cambiare tutto perché nulla cambi" del potere d'ogni tempo.
Non si cambia mentalità, non si cambia sentire, non si cambia morale (sarebbe meglio dire, non se ne riacquista).
Letta è la faccia giovane della vecchia politica trasformista italiana.
Aspettiamo i fatti. Come ogni cittadino d'Italia, che vede questa terra magnifica così prostrata.