Vito Lorenzo Dioguardi - Blog

Libripdf.com
Libri pdf
Frasi celebri
http://www.frasicelebri.it/argomento/poesia/
http://www.frasicelebri.it/citazioni-e-aforismi/frasi/amore/
Italian English French German Portuguese Russian Spanish Turkish
Entra nel sito



Libripdf.com
Libri pdf
Home Home Blog Blog La debolezza della politica italiana e i suoi effetti

La debolezza della politica italiana e i suoi effetti


Share

La Politica, con la P maiuscola, è il reggimento delle cose di governo. L'etica pubblica, la morale dei singoli cittadini, l'ordine e la sicurezza di tutti, il lavoro, la stabilità economica e mille altri effetti scaturiscono dalla Politica.

La sua importanza, dunque, sarà evidente a tutti; in particolare, quando il regime di governo è repubblicano e il sistema di rappresentanza democratico.

 

Ora, L'ITALIA è UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO (Art.1 della Costituzione Italiana).

 

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

 

 

 

Molti credono, soprattutto tra i politici ma il concetto è ribadito da molti cittadini, che "la politica non crea lavoro ma le condizioni perché il lavoro si sviluppi!".

Ebbene? Non è lo Stato il più alto elemento di una nazione? E lo Stato non è mica un'entità astratta ma concretissima, fatta da quasi mille parlamentari eletti da quaranta(?) milioni di votanti.

Dunque, se lo Stato crea le condizioni perché si sviluppi lavoro, vuol dire che senza la Politica il lavoro non nasce da solo. ERGO, la reponsabilità principali dello stato etico-morale-economico dell'Italia è da imputare alla classe politica o, se si vuole allargare lo sguardo, alla classe dirigente.

Capisco che in questo Paese, il Paese dei cinepanettoni, del "vince il più furbo", del "tutti fanno così", è motivo di orgoglio e vanto se uno ruba all'altro ecc..., e capisco anche che lo SCARICABARILE è uno sport nazionale (lo si vede tutti i giorni, in tutti gli ambiti!).

Io sono profondamente convinto che una classe politica così, corrotta, incapace, inefficiente e inefficace, sia la CAUSA principale (non la sola!) degli EFFETTI che oggi subiamo. Un Paese alla deriva, più ignorante, più violento, più triste...

Che poi, dopo le elezioni politiche, dopo la rielezione di Napolitano, dopo 50 giorni senza governo (in questa crisi economica che conosciamo), che si sia approdati ad un governo di gente che se ne diceva di tutto fino a pochi mesi fa e ora brinda insieme è la solita accozzaglia di partiti e personaggi che si differenziano davanti alle telecamere e nelle camere del potere si uniscono nei propri affari.

Che una Politica, con la P maiuscola, manchi almeno da 30 anni, in Italia, è cosa evidentissima.

 

Se analizziamo, adesso, il fatto grave di ieri, dell'uomo che voleva "sparare ai politici" e ha invece sparato a due INNOCENTI Carabinieri, possiamo fare due scelte, che partano dalla premessa che la violenza e l'odio sono da stigmatizzare, sempre e comunque.

1) Dare la colpa al singolo che spara, senza senso, senza logica ecc...

2) Dare la colpa al singolo ma rintracciare nella debolezza, corruzione e inaffidabilità della Politica italiana la CAUSA che ha prodotto questo effetto.

 

Perché la CAUSA, da storico lo dico, va sempre ricercata. Allora, ho la causa è lo stato personale del singolo o è la rabbia per comportamenti dissoluti e sconvolgenti ai quali la classe politica ci ha abituati.

Con tutto ciò, invito tutti ad una preghiera per i due Carabinieri, uno dei quali rischia di vedersi rovinata la vita solo perché ha fatto il suo dovere.

Non che, se le pallottole avessero raggiunto un altro uomo, un politico, uno dei politici di spicco, ci sarebbe stato da gioire, chiariamo. E che, se si causano questi effetti, tutti noi dovremmo interrogarci e non, semplicisticamente, dire: è capitato, era il tizio che...

Come quest'uomo tanti altri vivono situazione indecorose e non è una novità che la situazione di degrado etico-morale-culturale ed economico di un popolo fa prendere coscienza, a quest'ultimo, dei propri diritti STRACCIATI e CALPESTATI dai potenti.

Sicuramente è difficile, per qualunque uomo che lavori e percepisca un normale stipendio (1.000/1.200 euro) figuriamoci per gente che percepisce 15.000/20.000 euro al mese, farsi un'idea di quale condizione indegna sia quella di chi VORREBBE LAVORARE e non trova lavoro.

Tuttavi, di questo parliamo: non di un lavativo, non di uno sprovveduto, ma di un uomo (con problemi) che con un lavoro avrebbe potuto riprendersi la vita. Gli è stato impedito, non dalla sua volontà ma dall'altrui.

 

Infine, una nota storica.

Il fascismo, nato dopo la fine della Prima guerra mondiale, ha avuto una causa, non è nato per caso.

La causa fu l'incapacità e la debolezza dello Stato liberale. Politici fuori dalla realtà, che non rispondevano alle esigenze di lavoro, di stabilità, che il popolo italiano richiedeva.

Se la Lega Nord nacque in periodo prospero, forse è il M5s più vicino a quel tipo di organizzazione. Pure il Mov. non ha usato violenza, ma le piazze piene di Roma, all'indomani della rielezione di Napolitano, avrebbe dovuto pure dire qualcosa. Erano un segnale così evidente che, speravo, non l'avrebbero ignorato.

Se a inizio Novecento successe quello che sappiamo, adesso, per fortuna, non c'è un partito o un movimento che propugna violenza. Se lo facesse, ahimé, potrebbe trovare qualche sodale. E questo a causa di CHI? A causa di CHE?

Con quali effetti?

Speriamo. Io sogno un'Italia diversa, non ancora nata, in parte nemmeno ancora concepita.

Questa ne è propria l'antites.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 29 Aprile 2013 09:44)