L'elezione del Presidente della Repubblica 2013
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De Nicola, Einaudi, Gronchi, Segni, Saragat, Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano.
Nomi importanti. Nomi che raccontano la storia d'Italia anno per anno, gesto per gesto.
Il Presidente della Repubblica non è solo una figura che firma i provvedimenti del governo. Il Presidente della Repubblica è prima di tutto l'espressione del sentimento del Paese, una guida per il popolo, un garante della libertà e della democrazia, un fermo, fermissimo oppositore delle disuguaglianze e delle ingiustizie, si vestano o meno di una forma legislativa. Insomma, il Presidente è lo specchio del Paese. Uno specchio visto dal suo stesso popolo e da tutti gli altri popoli del mondo. Colui che viaggia nel mondo a portare alto il vanto di essere italiani e che ospita i grandi rappresentanti dei vari Stati, dando loro un'immagine della nostra amata Italia come di gente laboriosa, geniale, onesta, pia, coraggiosa e compassionevole.
Dopo questi nomi, alcuni dei quali di certo più amati degli altri, adesso circolano nomi inquietanti, frutto di un ridicolo quanto infruttuoso e pericoloso accordo di palazzo tra Bersani e Berlusconi. Il cielo ci assista!
Nomi inquietanti frutto di manovre losche, con un segretario Pd che "muoia Sansone con tutti i Filistei", sta definitivamente atterrando la Sinistra italiana e con un Pdl che non fa altro che guardare al suo misero orto.
Perché infatti "convergere" su un nome come Marini? E, domanda ancora più inquietante, perché convergere su un nome come D'Alema? Questa classe dirigente ha fallito! Oramai siamo alla fine! Non riescono più a rendersi conto di quello che fanno e che quello che fanno è oramai così lontano dal sentire comune e da un'esigenza di rinnovamento morale totale nel Paese che si trincerano dietro le solite parole e i soliti minicomizi delle interviste televisive.
Io non so quale sarà il prossimo Presidente, so che quello passato è stato una delusione incredibile e presto verrà archiviato e che i tempi esigerebbero qualcosa di meglio che lo spettacolo imbarazzante e fuori luogo di questo teatrino anarchico e autoreferenziale che stanno mostrando.
In Italia le aziende chiudono e la gente resta senza occupazione! Il che è positivo se ci fa capire ma diventa drammatico a sentire le notizie di cronaca.
Questo popolo che non hanno educato ma sedotto, a cui non hanno dato giustizia ma chiesto complicità, questo stesso popolo che tante volte è stato in grado di ricominciare dopo grandi tempeste epocali, questo popolo gli si ritorcerà contro e loro, uomini non-uomini, uomini nulla, infami mercanti di dignità e potere, avranno forse un nuovo Presidente frutto di traffici e corrutela ma perderanno il Paese. Non i voti, ma la passione della gente.
L'Italia è un grande Paese e merita un grande Presidente!