GERUSALEMME E GAZA, CITTA' DI DIO CHE GLI UOMINI MACCHIANO DI SANGUE
Share |
Dal 14 Novembre sino al 21 Novembre si è recitato un nuovo atto del lungo e dolorosissimo copione della tragedia "Israele-Palestina".
L'operazione condotta dagli Israeliani è stata denominata Pilastro di sicurezza e segue l'operazione di quattro anni fa detta Piombo fuso (27 Dic 2008 - 18 Gen 2009).
La serie di guerre o di operazioni militari è un Calvario di morti da una parte e dall'altra, di attentati terroristici negli autobus israeliani e di uccisioni di civili inermi o lancio di bombe e attacchi aerei da parte di uno degli Stati meglio armati di tutto il mondo.
Le radici di questo conflitto sono lontane, sono da ricercare nel lontano 1947, anno cruciale per capire la storia di quella regione.
Vi consiglio un aggiornamento della storia consultando la Cronologia degli eventi.
A chi, davanti all'ennesima guerra, all'ennesima barbarie, dovesse dirsi che non c'è una spiegazione, oppongo una vita da studioso di storia e dico: la guerra ha una ragione!
I soldi sono l'interesse a fare la guerra. Questo interesse reale è avvolto e confezionato per tutti noi sotto il velame dei principi (patria, libertà, giustizia eccetera...) con i quali i governi di tutto il mondo riscquano le proprie ugole d'oro per cantarci le solite e patetiche nenie dell'inevitabilità della guerra e della giustizia che ha il nome di questo o di quel popolo, di questa o quella nazione.
In realtà nessun popolo ha solo ragione e nessuno ha solo torto: lo scrive una persona che è stata in Medioriente, anche se per sole due settimane, che ha studiato la storia dell'umanità da un decennio con passione e serietà e che sa bene che le "generalizzazioni" appartengono a processi assimilativi propri dei "barbari della cultura" di coloro che pensano di potere identificare un intero popolo come proprio obiettivo.
Un popolo, invece, è composto sì da un governo (magari corrotto), da gente ricca e benestante, da una classe media che ha interessi commerciali e bancari su tutto, ma anche dal magmatico popolo, da donne, bambini e anziani innocenti, da uomini che preferirebbero la pace alla guerra o alla morte sotto le bombe, a fanatici, a terroristi.
Questo per ogni popolo, perciò non si può dire che solo il popolo israeliano sia "il cattivo" e il popolo palestinese sia "il buono".
Certo è che, allo stato attuale, Israele è uno stato predominante e prevalente e quindi sferra attacchi con facilità, ha abusato del suo potere (e alcune fazioni del popolo hanno ancora questa tendenza politica) ma Israele vive sotto la costante minaccia della "distruzione", invocata a gran voce da un gran numero di Stati arabi (di reggenti di quello Stato che indottrinano la popolazione perché si giustifichi un'azione simile!).
D'altra parte, la maggior parte degli abitanti di Gaza, una buona parte di Palestinesi è vittima di orrendi soprusi, lasciata in povertà e dimenticata dagli organismi internazionali. In quella povertà, nel degrado culturale ha facile presa il terrorismo (che è una mafia "di popolo"). Non i Palestinesi ma gli appartenenti ad Hamas (il che è profondamente diverso) hanno poi lanciato razzi contro Asqalon, Tel Aviv e Gerusalemme!
A Gerusalemme vivono molti Palestinesi, ci sono la Cupola della Roccia, il Muro del Pianto e il Santo Sepolcro!
Agli appartenenti ad Hamas, ai capi militari di Israele, ai capi delle diplomazie di tutto il mondo dico: LASCIATE STARE GERUSALEMME! LASCIATE STARE LA GUERRA! LASCIATE STARE I PENSIERI DI ODIO E DI MORTE E VOTATEVI ALLA VITA, ALL'AMORE FRATERNO, A DIO!
GERUSALEMME, PER TUTTA L'UMANITà. è LA CASA DI DIO!!!
Pure quello che è successo alla firma del trattato di tregua, ovvero i caroselli di gente che è scesa in piazza a Gaza inneggiando alla "vittoria" rende lo stesso in difetto i Palestinesi.
Vi faccio notare la semantica utilizzata dai due popoli (intesi come gente che appoggia il proprio governo per interessi nazionali- dietro cui ci sono quelli dei magnati, come ricordavo): Israele ha in sicurezza, autonomia, difesa le proprie parole-chiave; i Territori Palestinesi, invece, hanno in intifada, libertà, patria em ahimé, distruzione le proprie parole-chiave. Questa, nel complessivo, è una semantica di morte. Se poi aggiungete che entrambi gli Stati parlano di vittoria e sconfitta, come se fossero sempre in guerra, potete capire lo stato d'animo che si respira in Medioriente.
Al netto della generalizzazione, che rifiuto, dunque proverò a schematizzare ciò che è risultato evidente da questa crisi:
A) Israele attacca "per difesa", Gaza attacca per "orgoglio"; nessuno ha ragione perché nessuno ragiona. E chi non ragiona usa la forza.
B) Si è palesata la consistenza dell'Unione Europea, Premio Nobel per la Pace 2012; consistenza nulla, ridicolmente vuota, non ha detto niente, ha taciuto, ha nicchiato;
C) Si è palesata l'importanza degli Stati Uniti, il buon lavoro di Hillary Clinton e la pericolosa intromissione dell'Egitto del nuovo Presidente Morsi (Fratelli Musulmani);
D) Mi chiedo: ma il ruolo di Russia, Cina, dell'Onu, qual è stato? Beh, Russia e Cina è strano che non abbiano detto nulla, nemmeno sotto banco (è più credibile che l'Europa non abbia detto nulla sotto banco ma abbia lasciato rispondere i vari Presidenti della Repubblica, primi ministri e ministri dei singoli Stati - tra l'altro concordi nell'appoggiare Israele!). Russia e Cina hanno i loro interessi. Bisogna però far capire anche a quegli Stati che la pace è l'interesse supremo dell'umanità... e glielo faremo capire, quando lo capiremo noi per primi!!!
E) Risultato bizzarro quello di vedere Obama, Monti, molti autorevoli membri dei governi degli Stati del mondo dare ragione ad Israele (ripeto il mio concetto, chi usa la violenza non ha ragione a prescindere!).
Gli interessi israeliti nel mondo sono diversi e ramificati a più livelli.
F) La solita domanda: perché gli Arabi si ostinano a vedere gli Ebrei nemici e non figli dello stesso Dio?
perché gli Ebrei, da vittime sacrificali della barbarie dell'Olocausto, divengono carnefici di così terribili e schifose violenze?
Perché la religione è falsata dalla politica e dall'ignoranza?
Perché l'Occidente, sempre più laicizzato, non interviene contro questo uso cattivo e questa deformazione della religione con il lume della Ragione e del progresso, fermandosi a raccogliere l'obolo triste e intriso di sangue umano che gli interessi commerciali/bancari/finanziari che Ebrei e Paesi Arabi in tutto il mondo forniscono?
I laici che hanno per divinità il denaro e che parlano dell'assenza/morte di Dio non sono tanto più infami di quelli che usano il nome di Dio e la religione come vetrina per i propri interessi di parte/di commercio?
Non è stato, quello a cui abbiano assistito, una fiera delle vanità alla quale hanno partecipato tutti, leoni e iene (l'Europa) con il ghigno di chi sa che potrà ottenere qualcosa prima-durante e dopo il genocidio indiscriminato del popolo di Dio (cioè di vittime innocente ebree e musulmane)?
---
Il 21 Novembre, come si diceva, Hamas e il governo Nethanayu hanno firmato la tregua.
La tregua non è pace; la tregua è un'astinenza dalle armi per un dato periodo, non per sempre;
questo compromesso è stato attuato dalla mediazione americano-egiziana. Provo a capirne i motivi.
IL PRIMO MOTIVO DELLA TREGUA è CHE TRA DUE MESI IN ISRAELE SI VOTA!!!
Poi che Obama, per rifarsi dello smacco "libico" che aveva fatto perdere contenuti alla sua politica internazionale, ha voluto fortemente questa significativa vittoria diplomatica; forse l'ha voluta troppo, promettendo a Morsi di non intromettersi in quello che qualche giorno dopo (ovvero adesso) sarebbe avvenuto (sta avvenendo) in Egitto: Morsi ha voluto essere mediatore tra Gaza e Netanyahu (attraverso la Clinton) per preparasi a quello che di fatto, in queste ore, sta avvenendo in Egitto, ovvero il tentativo di colpo di Stato dei Fratelli Musulmani (che Al Jazzera in english in realtà chiama Brotherhood Muslim "Fratellanza Musulmana" - ma chi traduce le cose alla Rai?).
Al Jazzera commenta la notizia del tentato colpo di Stato domandandosi seriamente se le proteste dell'opposizione non siano vere e pubblicando i punti del decreto: Clicca qui.
Sempre Al Jazzera commenta ed espone i fatti drammatici della Crisi di Gaza.
Il nuovo millennio, il III dalla venuta di Cristo Signore, ci offre opportunità importanti di pace attraverso Internet.
Internet vuol dire informazione, informazione vuol dire sensibilità politica internazionale che incide sui voti (dei Paesi democratici) e modifica (o costringe) le scelte dei governi; a me piace, diverte e fa crescere leggere le testate più diverse, dell'una e dell'altra parte.
Vi ricordo che il Medioriente, dopo la Primavera araba 2010/1011, dopo la guerra in Siria che dura dal marzo 2011, dopo questo ennesimo conflitto israelo-palestinese e la nuova rivoluzione in atto in Egitto è sia una polveriera pericolosa che un giardino che sta fiorendo, pieno di speranze di novità e di apertura.
Per i fratelli musulmani io spero Libertà, Democrazia, Giustizia e Pace. Le scrivo non a caso con la maiuscola, per sottolineare la Verità della Liberta ecc... E la Verità viene da chi si affida davvero, totalmente, all'unico Dio Padre di tutti gli uomini, che le tre grandi religioni monoteistiche chiamano con nomi differenti ma che è l'unico Padre del genere umano e della vita sulla Terra.
A Dio affidiamo Gerusalemme e Gaza, che sono città divine, biblicamente e da cui è nata un'umanità nuova e diversa, e dalle quali ci aspettiamo nuova umanità ancora.
Gerusalemme e Gaza sono città di Dio, casa di Dio allo stesso modo delle loro sorelle, tutte le città della Terra. Ovunque Dio parla, a Gerusalemme ha parlato prima e di più, ma ovunque parla la Misericordia di Dio Padre.
PArla ai giusti, ai promotori di pace, a tutti coloro che si riconoscono fratelli! :-)
Ultimo aggiornamento (Sabato 24 Novembre 2012 14:58)