Ελλάδα δύναμη - FORZA GRECIA!
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Hanno ragione, certamente. Hanno ragione tutti coloro che in Europa accusano i Paesi mediterranei di essere retrogradi e angosciosamente nostalgici.
"Non si può vivere nel passato ma nel presente", dicono.
La storia, tutta la storia del tuo popolo, le sue passioni, le sue conquiste, le sue innumerevoli prove di coraggio, di fede, di entusiasmo, tutti i tuoi Tremila anni non valgono nulla se oggi non vali nulla.
Sono in accordo con coloro che affermano in senso pratico che Italia, Grecia, Spagna sono paesi in declino, arretrati culturalmente (perché ognuna di esse non fa che ripetersi ogni giorno di essere stata grande) ed economicamente.
Eppure questo discorso pratico ed "economico" che lor signori fanno, se è corretto per la Grecia è più che corretto per loro stessi.
Vero è che la Germania è la locomotiva d'Europa, vero è che l'Inghilterra non ha interesse alcuno ad entrare nella zona Euro, vero è che la diarchia Germania- Francia detta le regole e le politiche di tutto un continente, ma davvero il 2012 è figlio di sé stesso oppure dobbiamo ritenere che la storia serva a qualcosa, riabiltando la vecchia formula ciceroniana che di tanto in tanto si sente ancora sulle labbra di qualcuno?
La Grecia, ah, la Grecia: dire Grecia è parlare oggi di un paese di poco più di 11 milioni di persone, un'esigua popolazione rapportata ai 750 mln di europei.
La Grecia, è vero, è stata gestita male dai governi che si sono succeduti dal '45 in poi, ma CHI è SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA!
L'Italia non è forse di molto peggiore, come classe politica e intellettuale, che non i greci?
La nazione ellenica ha subito lo stupro di Italia e Germania durante la guerra, ha subito le torture della dittatura dei colonnelli, ora si pensava che si aprisse per essa un futuro più "democratico".
Ho sentito molti discorsi sulla Grecia: discorsi sentimentali come "è la nazione che ha inventato la democrazia, la filosofia e l'estetica...", discorsi sommari che sommariamente puzzano di politica, "il loro sistema economico è antiquato e basato essenzialmente sulle vetuste agricoltura e turismo...".
In realtà, credo, la Grecia è al centro di uno sciacallaggio politico-economico senza precedenti, la sua situazione è quella di un malato che muoia dopo una lunga agonia, cioè che le si profila è la guerra civile stile Argentina inizio Duemila.
L'uscita della Grecia dall'euro è un evento che aprirà scenari inquietanti e su questo argomento una certa televisione ci sta già "bombardando", ma il punto è che non solo inizialmente non era contemplato che un Paese potesse uscire dall'euro bensì il pericolo eventuale avrebbero dovuto essere scongiurato dalla "rete" solidale delle nazioni e dei popoli.
Che la Grecia esca dall'euro nessuno può pensare che sia un problema greco, ma è un problema europeo.
La questione che però mi preme sottolineare è di ordine morale.
Se l'europeismo è stato la lunga strada percorsa dai popoli e dalle nazioni per arrivare ad un'unità morale e politica ed economica come è possibile che non si possa fare qualcosa per gli amici, per i fratelli greci?
Chiamo i greci fratelli innanzitutto in Cristo Gesù e quindi con un significato civile profondissimo.
Come è possibile che noi guardiamo inerti il collasso, la caduta, il crollo di una grande nazione?
E non saremo noi i prossimi a crollare?
Da Petrarca, Mazzini e tanti altri sino ad Adenauer sono stati grandi spiriti votati unicamente a far comprendere che l'Europa è una terra unica, composta da tanta cultura e tanti popoli, tanta storia e tanto pensiero. L'unità di queste grandezze individuali è lo spirito che potrebbe guidare il mondo sotto l'egida di leggi religiose, civili ed economiche più giuste di quelle che non siano oggi in atto.
Per tornare alla Grecia diremo che se un buon poeta come Byron si sentiva innanzitutto un uomo, tanto da imbracciare un fucile e correre a lottare per l'indipendenza della nazione ellenica, perché noi abbiamo perso quella solidarietà che ci ha contraddistinto così degnamente per così lungo tempo?
Perché ci vendiamo in cambio di benessere? Perché il benessere deve farci dimenticare tutto il resto, spirito di fratellanza, liberà, verità?
La Grecia deve essere difesa, aiutata e sostenuta.
Se in Grecia si lascia vincere la Sinistra estrema e si lascia spazio al Partito Neonazista, come non si può non capire che anche un fiammmifero in cucina è una sciocchezza ma diventa un pericolo terribile in un pagliaio?
FORZA GRECIA!
Ultimo aggiornamento (Giovedì 17 Maggio 2012 09:03)