MAGGIO 2012
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Maggio 2012, piena crisi di inizio millennio, oramai non si capisce più bene (se lo si è mai capito!) se siamo in decrescita, recessione, se si può sperare in dei miglioramenti a breve e se i sacrifici richiesti dai governi nazionali europei sortiranno effetto.
Quello che si sa, in buona sostanza è questo:
- Nei turni elettorali presidenziali:
A) In Spagna il super Zapatero, l'anticlericale, il modernista, il laico socialista Zapatero ha distrutto un paese e lo ha fatto "scientemente", perché se fai una politica da "stato sociale" (a tuo dire) pensando di potere trascurare la situazione economica del Paese e guerreggiando con tutti, altro risultato non poteva esserci.
Allora, vince la Destra.
B) In Russia, per la terza volta Vladimir Putin diventa il Presidente della Repubblica di uno stato presidenziale nel quale esprimere dissenso è reato e i capi delle opposizioni (che arringavano la folla, non sfasciavano vetrine!!!) sono arrestati. Questo Putin si sente un invincibile Stalin e come tale si comporta. Né la UE gli rimprovera nulla, ricca com'è, la Russia, di giacimenti petroliferi che servono al resto del continente.
La Russia è un Paese troppo grande e dalla storia troppo tormentata perché possiamo permetterci di lasciarlo caricare così; un Paese troppo europeo, per lasciarlo così distante dall'Europa.
La democrazia russa non solo è debole, ma quasi rantola per la propria fine.
Si parla tanto della Cina e poi abbiamo una Russia così famelicamente affacciata all'Europa, con dei capi che vessano il proprio popolo e sentiamo soffrire il grande popolo della grande Russia senza battere ciglio.
Questo, del nostro freddo capitalismo, è il controsenso più grande: credere di bastare a sé stessi e che se uno lavora si salva, se uno ha la democrazia oggi l'avrà domani, mentre il lavoro, i diritti, la democrazia sono concetti e idee che hanno richiesto secoli e millenni di storia e che tuttoggi, se non difesi, possono dimostrarsi vulnerabili. E mai sia!!!
Un'idea dello stato di depravazione morale che si vive in Russia potrebbe darcela la lista di giornalisti morti in questi anni: LISTA GIORNALISTI UCCISI IN RUSSIA TRA LA PRESIDENZA ELTISIN E L'ATTUALE
C) Faccio notare che se l'uomo forte ha vinto in Russia (magari imbrogliando, come ripeteva già anni fa Anna Politkovskaja), in Francia l'uomo forte ha perso.
Nicolas Sarkozy, colui che convocò i capi di governo europeo a Parigi e mentre essi arrivavano faceva sganciare bombe su Tripoli, colui che, (non senza una certa dose di ragione) da buon francese rise dell'Italia, colui che voleva dirigere il concerto europeo in concerto con la Merkel escludendo gli altri, ebbene l'uomo della campagna elettorale della "France forte" ha perso. E per suo demerito, come per sua stessa ammissione.
Perché se la Francia è una nazione troppo coscienziosa per preferire la retorica ai diritti.
Hollande, il suo nuovo Presidente, incarna proprio le aspettative "alla Obama" in salsa francaise.
L'affluenza è stata buona, anche qui molta cavalleria da parte dello sconfitto (come avvenne in America e come non avviene in Italia!) e su tutto, almeno nei discorsi, l'interesse nazionale!
D) Infine l'Italia, con le sue amministrative. Primo giorno, ieri, un buon calo di affluenza. Ha votato il 49% del totale.
Si vota in alcuni comuni. L'interesse, in questo Maggio 2012, è rivolto al consenso "drammatico" verso Pdl post-berlusconiano (o alfaniano), alla per me ridicola partecipazione alla vita e ai discorsi vani della Sinistra italiana, che la si voglia considerare nel povero di contenuti e di cuore Bersani come nei Di Pietro o nei Vendola.
Però, probabilmente, i riflettori sono puntati principalmente sul Nord Italia e sulla Lega. La bomba scoppiata in casa di questi "padani doc", dopo vent'anni di politica all'insegna della "purezza della razza" degli slogan contro "Roma ladrona" o "padroni in casa nostra", quindi una specie di fascismo degli inizi rimasto agli inizi, la Lega si sveglia con un segretario e fondatore che l'ha "cojonata" per un ventennio e che spendeva i soldi pubblici e degli iscritti per vacanze, una vita da milionario e acquisti di famiglia, tra cui la mai troppo lodata "laurea albanese" del figlio.
Che i lombardi, popolo fiero, e i padani, fieri anch'essi, abbiano contestato Bossi è un'ottima notizia.
Che Bossi e il figlio e il tesoriere e qualche altro pezzo dello scacchiere siano caduti è motivo di ottimismo.
Che, però, il bugiardo voglia ricandidarsi alla presidenza, questo è a dir poco più scandaloso dello scandalo che lo ha investito.
Vedremo. Tutto dipenderà dall'esito di queste votazione. Se in questa tornata la Lega perderà, come penso, parecchio "share" sui comuni e sugli uomini del Nord, potremo parlare di una svolta nella storia della nostra Repubblica. Il futuro resterà grigio, ma di un grigio più chiaro.
Ultimissima considerazione, la crisi NON è solo economica: questo lo denuncio dall'inizio della crisi. C'è una crisi di valori peggiore di quella economica.
Per essa hanno vinto i nazionalismi e gli estremismi nelle votazioni in Grecia (comunisti e neonazisti) e in Francia con l'estrema destra terzo partito nelle preferenze.
Grazie al cielo i serbi, tradizionalmente poco inclini alle cortesie, hanno votato per il candidato di Sinistra e non per quello nazionalista. Un pericolo in meno, un motivo di speranza in più.
Si voterà a Novembre in America, penso che Obama non meriti la rielezione, almeno da ciò che ho visto se fossi americano non lo rivoterei.
La crisi di valori va affrontata.
Il Papa e la Chiesa romana mantengono la stasi e gli anni di fervore, i primi di Benedetto, i primi dopo il profondo e radicale cambiamento di Giovanni Paolo II, gli anni degli incontri con gli Ortodossi e con gli Anglicani, si sono trasformati in una stasi che non appartiene all'etica cristiana nè alla sua morale.
Spero che sia come al viaggiatore, che si ferma un attimo per riprendere fiato e per capire bene dove andare. Perché ogni sosta, se è troppo breve è inutile, se diventa troppo lunga sarà vanificatrice.
La Chiesa, all'interno della crisi mondiale ed europea, che ruolo ricopre? Quello dei suoi santi missionari uccisi in ogni parte del mondo, quella dei martiri cristiani in Cina e in Nigeria, ma la sua voce nei palazzi nei consessi in cui si parla del destino degli uomini e dei popoli come se si giocasse a Risiko, dov'è?
Abbiamo bisogno di ritrovare una coscienza civica, in Italia, in Europa e nel mondo, ma che deve essere una riscoperta della grandissima e bellissima esperienza che è la fede in Dio. A ben leggere, ma chi più lo fa, se la Bibbia è scritta nel linguaggio e con le immagini degli uomini antichi, nessuno mai si sognerebbe di dire oggi altro che Dio ama gli uomini e che la sua legge dice di amarsi gli uni gli altri.
Non fosse altro perché prima di Gesù Cristo lo avevano detto le Tavole della Legge date a Mosè, quando si dice "Non uccidere" o "Non rubare. Poiché, infatti, si dice "Non uccidere" e non "Non uccidere un ricco" o "Non uccidere un povero" o "Non uccidere un israelita" o "Non uccidere un ittita o un palestinese", così implicitamente il valore universale delle Tavole della Legge diventano la Legge di Dio spiegata in parole più semplici da Gesù: ama il prossimo tuo come te stesso! Che sono parole che spiegano e che completano.
Per cui, al mio tempo io dico: riscopri la fede in Dio e le meraviglie e i capolavori di cui l'umanità, in Dio, è capace; garantire la pace universale, la giustizia sociale, l'amicizia e la fratellanza, il sogno di una vita migliore, il progresso dei popoli arretrati, il rispetto della natura e degli animali.
Tutte cose che un uomo, durante la sua vita, non può non vedere, ma può non accettare. Il libero arbitrio è la più bella e la pià pericolosa delle nostre facoltà.
Chi si perderebbe in un bosco di buon grado?
Questa è la crisi, la spartizione tra gli uomini di Dio, in qualunque veste, di qualunque razza, sesso o attitudine sessuale. Dio è il Padre di tutte le creature e il suo messaggio è universale.
Quale uomo non privo di mente lo dividerebbe?
La soluzione alla crisi è riscoprire l'anima, che è la parte di Dio in ognuno di noi!