GERUSALEMME, IL TEMPIO E LA MOSCHEA: DOVE DIMORA DIO
Share |
Gerusalemme, per chi l'ha vista o per chi l'ha semplicemente sognata, è una città unica al mondo.
La Casa del Signore, con qualunque dolce nome si chiami Dio, Jahvè, Gesù o Allah, è la terra dove odio e amore sono più forti e dove si decidono le sorti di due popoli, tre religioni e un mondo intero.
Fatte queste premesse, andiamo alla cronaca: ieri, su FB, è apparso un post scritto da Vittorio Arrigoni (ovvero dai familiari e dagli amici che scrivono con il nome di Vittorio). Questo articolo dava un'importante notizia, che, cioè, il partito oltranzista israeliano avrebbe avuto l'idea (più volte manifestata) di occupare la Spianata delle Moschee, (il vecchio Monte Moriah, il luogo dove Maometto è asceso al cielo e prima ancora Abramo stava per sacrificare il figlio Isacco...).
La Spianata delle Moschee si trova sul monte ancora oggi noto come Monte del Tempio, perché millenni fa vi erano stati costruiti i due templi ebraici, il primo da Salomone, figlio di Davide re, e il secondo da Erode il Grande.
Poi la Diaspora ebraica ha fatto sì che quel monte vedesse alternarsi molti uomini di molti popoli, sino a quando i musulmani non vi hanno costruito delle moschee. In seguito esse furono trasformate in chiese dai Crociati e poi riconvertite a moschee.
Sta di fatto che da molto tempo la Spianata delle moschee è luogo di culto musulmano, terzo luogo più importante per l'Islam dopo La Mecca e Medina, ma sacro anche agli Ebrei che non l'hanno mai dimenticato di generazione in generazione, oltre che per i cristiani, perché proprio nel Tempio di Erode Gesù compì molti dei suoi miracoli e partì la predicazione degli Apostoli.
Tornando all'attualità, il post di Vittorio Arrigoni dava questa importante notizia, cioè questo vero e proprio atto di guerra che gli Israeliani volevano compiere ieri notte o all'alba di oggi, (fine dello Shabbat).
Io ho commentato, tra i commenti propalestinesi, che Gerusalemme è la città di un difficile equilibrio per l'esercizio della pace e quell'equilibrio non va spostato con armi e violenza ma semmai con il dialogo. Questo l'ho chiesto IN NOME DI DIO!
Sui commenti volgari sorvolo, ci sono sempre stati e sempre ci saranno e Gesù ci ha raccomandato di allontanarci da essi.
Vittorio mi ha "rimproverato" la definizione equilibrio. In maniera educata, ma netta. E io ho apprezzato i suoi modi.
Ho risposto con altrettanta bontà e decisione.
Un confronto di opinioni.
Purtroppo questo è un periodo che qualunque cosa dica o pensi sono contraddetto da tutti e questo è per me un fatto che desta preoccupazione e causa momenti di importante riflessione.
Mi metto in gioco, tuttavia ravvivo sempre e si ravviva sempre la fede in Dio, in me.
La fede in Dio, anche se io mi esprimo poco chiaramente, è in me forte. E la speranza di pace che ne nasce, viva.
Questo è avvenuto ieri.
Stamattina ho visto che Vittorio ha postato un articolo per cui la situazione è meno drammatica del previsto (almeno al momento), visto che si erano già allertati i due popoli e Gerusalemme sarebbe diventata un luogo di battaglia e di violenza.
Gesù lo ha detto chiaramente che Dio dimora nei cuori dei suoi figli e non in reggie, palazzi o templi costruiti da mano di uomini.
Che siamo tutti figli di Dio, questo è l'augurio per una Gerusalemme di pace che è il sogno di una umanità diversa, dove i piccoli e i grandi siano solo fratelli che giocano insieme piuttosto che individui che lottano tra loro per il potere e la supremazia.
Dio dimora nel cuore dei suoi figli!!!
Ultimo aggiornamento (Domenica 12 Febbraio 2012 07:11)