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THOMAS SANKARA E L'AMORE PER IL PROPRIO PAESE

(Thomas Sankara, Yaro - Alto Volta, 21 Dicembre 1949/ Ouagadougou, Burkina Faso, 15 ottobre 1987)

 

Un militare che con un colpo di Stato prende il potere non fa certo notizia, specie oggi. Se poi questo militare è africano, beh, ancor meno. L'Africa è infestata da dittatori che mantengono da decenni il potere sul proprio popolo, torturando e massacrando la propria gente e vendendo l'ambiente e le ricchezze della propria terra agli interessi delle multinazionali. Adesso, poi, che l'America in Africa c'entra sempre meno e sempre più c'entra la Cina, dovremmo pensare che tutte le storie siano uguali.

Invece no!

Invece no, questo è vero, particolarmente vero con un militare africano che prende il potere e lo esercita e lo usa a favore del proprio popolo e della propria terra: Thomas Sankara.

Quando Sankara è Presidente del Burkina Faso, primo Presidente, l'America dirigeva ancora i giochi. Erano gli anni '80.

Dall'83 all'87, anno del suo assassinio, aveva riformato profondamente il suo Paese con scelte coraggiose che andavano contro i soliti interessi occidentali.

Per questo molti oggi lo chiamano "il Che Guevara d'Africa".

L'attuale Presidente del Burkina Faso è da alcuni indicato come colui che premette il grilletto contro Sankara.

Eppure la figura di quest'uomo giusto rimane come una grandissima speranza di futuro. Sebbene uomini così siano rari, ci sono, nascono, e riescono a fare molto rispetto ai tanti e al loro niente.

Sankara rimane l'immagine di un giovane politico africano che ha lottato per la sua terra e ha cercato di aiutare il suo popolo ad uscire da degrado e povertà.

Sembra ancora una battaglia persa in partenza, ma non è così.

Lo ha dimostrato Thomas, fratello a cui dobbiamo l'esempio altissimo di che sia "politica" e che qui in Italia non ci ricordiamo da tempo immemore!

A te, Thomas, questo ricordo!

 

IL PROCLAMA DI UN REPUBBLICANO: VIA I RE E LE REGINE DALL'EUROPA PRIMA E POI DAL MONDO

Amici che leggete, ascoltate, vi prego, queste mie parole.

Nella Vecchia Europa ancora oggi ci sono troppe teste coronate, molte di più di quelle che credereste se non le contaste. Queste teste coronate costano ai popoli non sono e non già in termini economici, bensì in termini sociali e morali.

Sono un costo sociale perché la loro istituzione, sebbene "costituzionale", sebbene moderata, fonda la società di quel Paese sul concetto schematico di piramide feudale piuttosto che di circonferenza (evangelico-rivoluzionaria).

Sono un costo morale perché le monarchie, antiche e non, si fondano sul concetto che Dio abbia affidato ai re il potere.

Che Dio abbia affidato il potere a un uomo (o una donna) sugli altri non è vero dirlo nemmeno dei profeti come Mosè, perché tutti gli uomini che Dio ha scelto nella Bibbia sono piuttosto "servitori" del proprio popolo e "sacerdoti" del proprio popolo, piuttosto che tiranni e governatori; che si dica, poi, che il re è re per volontà divina è una farsa medievale oramai trapassata. Così come che i Papi siano emanazione diretta della volontà di Dio, quando poi si viene a scoprire dei molti Papi corrotti. Anch'essi sono scelti dagli uomini per compiere la volontà di Dio e sono uomini di Dio se seguono la Sua via, altrimenti non lo sono.

Perciò dire che i re siano leggittimamente al proprio posto sui troni d'Europa è un'eresia religioso-politica di altri tempi che perdura nel nostro.

E che ci siano troppi re è chiaro da questa piccola lista di Paesi che ne conservano:

Inghilterra

Spagna

Montecarlo

Danimarca

Svezia

Lussemburgo

Belgio

Norvegia

 

Lo Stato monarchico per eccellenza, il Vaticano, crea da secoli la profonda discrasia tra la politica religiosa e la fede religiosa.

Per questo molti fedeli, me compreso, auspicano una diversa amministrazione della Chiesa, partendo dal Vaticano stesso.

La libertà delle repubbliche democratiche è il regime di governo ideale per avvicinarci alla verità, anche in politica.

Rispetta libertà e libero arbitrio, rapprensentanza e sogno di essere uno uguale all'altro in un crechio metafisico al cui centro c'è davvero il fuoco della Saggezza che è la più alta delle manifestazioni di Dio.

 

 

 

 

 

FALCONE, BORSELLINO E VENT'ANNI DI VITA

20 anni!

A voi sono intitolate scuole, dove i ragazzi studiano la libertà e la verità, piazze, dove i ragazzi si incontrano per rapire uno sguardo di donna o scambiarsi baci infiniti d'amore, biblioteche, scrigno di conoscenza, o vie, dove la gente cammina a testa alta.

Palermo ha un nuovo vecchio sindaco.

Cosa raccontarvi... a sì! Li abbiamo presi. Uno ad uno. Ora la loro potenza e onnipotenza è tutta in qualche metro quadrato e in una finestra con le sbarre!

Le vostre idee sono più vive che mai!

Sento alcuni che mantengono il vecchio astio verso di voi, ma si tratta di invidiosi e meschini. Hanno già la loro sconfitta nella loro infelicità, amici, lasciamoli stare (o, piuttosto, preghiamo per loro!).

IL VOSTRO CORAGGIO è UN GRANDE INSEGNAMENTO DI UMANITà!

Io credo che voi siate già nel Regno di giustizia del Padre, anche se non so i vostri pensieri sulla fede.

Perché vi credo nel Regno? Perché se avete creduto siete stati grandi cristiani, se non avete creduto siete stati come quei figli della parabola di Gesù.

(Matteo 21:28)

«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va' oggi a lavorare nella vigna.Matteo 21:29 Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.Matteo 21:30 Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.Matteo 21:31 Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.Matteo 21:32 È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli...».

 

 

 

Io spero di essere come voi, un coraggioso amico del mio popolo, dei popoli, un uomo coscienzioso, che lavori per la giustizia, uno che pratica quello che dice e se non lo fa si penta in tempo e rimedi! Sia il vostro esempio la vita più bella possibile e se la violenza crede di spaventarci, ci basterà credere quanta vita avete adesso, dopo vent'anni, quanta vita ancora siete... Tutta la vita che avete liberato nelle vite nuove degli altri...

La storia del seme che cade in terra, muore e porta molto frutto...

Il Signore vi benedica nell'alto dei cieli...

Amen.

 

LA RIVOLUZIONE PARMENSE

Il 2012 sarà un anno ricordato a lungo, politicamente parlando.

Ennesimo anno di crisi economica, si diffondono il panico generale, i casi di suicidio, gli attentati, la disoccupazione, il fallimento delle industrie e delle attività economiche... tutto questo è politica!

Certo, politica! Cos'altro?

Inoltre il default Grecia, l'Italia, la Spagna e l'Irlanda a un passo dal baratro, la linea rigida della Merkel e il nuovo inquilino dell'Eliseo Hollande che promette (e mette in pratica) le prime grandi manovre del cambiamento.

E in tutto questo la politica italiana cosa fa? Sonnecchia? Magari, sarebbe pure un non cambiare niente, che in Italia è quel finto equilibrio per cui se non scoppiano bombe la mafia non esiste e se non si sentono scandali tutto va liscio come l'olio anche se si sa che nessuno fa nulla...

In Italia il 2012 è il primo anno senza Berlusconi tra i piedi, ché intelligentemente ha lasciato il fango agli altri per il suo disastroso, letale, bassissimo e ignobile ventennio al potere. L'anno di Monti e del suo governo "Mary Poppins" (basta un poco di zucchero e la pillola va giù...", dell'inizio della fine della Lega (Bossi corrotto e la gente a bocca aperta non riesce a crederci - non so cosa sia peggio - il Trota, il cassiere, la Presidentessa del Senato).

Il 2012 è l'anno anche delle elezioni politiche, grigissime elezioni: a Palermo vince un uomo nuovo, giusto in occasione del ventennale di Capaci e Via D'Amelio, un certo Orlando (al QUARTO mandato da sindaco! che differenza c'è con un re?), i candidati, in tutta Italia creano alleanze strane (è come se il gatto e il cane si alleassero per rubare il formaggio al topo!), i soliti solitissimi Pd e Pdl a spartirsi la torta, forse qualcosa il Terzo Polo, qualcosa l'Idv (quando hai Orlando a Palermo chi può sconfiggerti?).

Insomma, elezioni come tutte le altre, no?

No!

Innanzittutto il Centro Destra crollato, alè.

Il Pdl e la Lega divisi. Il Pdl perde un sacco di comuni del Nord, rimanendo comunque il secondo partito, ma la Lega, la Lega vince a Verona e perde ovunque, in tutto il Nord! Libertà!

Il Terzo Polo, secondo queste elezioni, è rimasto un ridicolissimo tentativo (o abbozzo di tentativo) di formulare una politica seria. Mettere insieme Casini e Fini e i centristi di Sinistra è un'idea così bislacca che nessun votante assennato seguirebbe più la parabola discendente di quelle due vecchie volpi. Se Fini non fosse ancora Presidente della Camera sarebbe finito!

Inoltre l'Idv, che rabbatta voti.

Il Sel, non trascendentale.

La come sempre ampia spartizione del restante misero pezzo di torta alla pletora di partiti e partitini di cui la politica italiana va sempre su di giri...

Invece i vincitori assoluti di queste elezioni ci sono, sono una novità della politica italiana, sono i trionfatori. Hanno ottenuto la primocittadinanza di alcuni paesi piccoli e di una media città della Pianura Padana, Parma. Con loro, con i grillini e il loro Movimento Cinque Stelle, è iniziata una vera e propria rottura senza precedenti per la politica italiana: la rivoluzione parmense.

Un ragazzo giovane (del 1973, 39 anni) ha vinto le elezioni, è sindaco.

Un programma scritto in rete e leggibile.

Pochi soldi di promozione e di pubblicità.

Molta politica nelle piazze.

Ho salutato con interesse le varie trasmissioni, tra cui l'immancabile Porta a Porta (non ce la faccio più a vedere quello studio sempre uguale e quella canzonetta pure carina ma ormai indigeribile!), che ha provato a screditare Pizzarotti e il movimento di Grillo: non ci sono riusciti.

Fate attenzione! Sono l'antipolitica! Non si sa chi sono...

Beh, visto che quelli che ci sono SAPPIAMO BENISSIMO CHI SONO forse è il caso di tentare il tutto per tutto.

Questa di Parma è una scelta coraggiosa e una vera rottura.

Ci sono stati casi di partiti politici italiani di un certo fastidio, come il Partito dell'Uomo Qualunque o il Gruppo indipendente di cui faceva parte un Primo ministro come Spadolini, ma di rottura con le logiche di partito e di Prima e Seconda Repubblica come questo no!

Qualcuno ha azzardato un paragone Lega primi tempi con Movimento a Cinque Stelle.

Imparagonabili!

Questo non per dire che, magari, in seguito a questo risutato il Movimento comincerà a inquinarsi, entrando a far parte dell'agone politico a tutti gli effetti. Piuttosto perché la Lega è nata populista, con slogan da caserma, stile "primo fascimo", questi, il Movimento Cinque Stelle, hanno un programma culturale e ambientale.

Certo, adesso il Movimento da critico del sistema diventa parte del sistema e sarà difficile continuare a mantenere la rotta, ma se sono la vera rivoluzione che l'Italia aspetta da tempo è il caso di dimostrarlo con i fatti.

 

Adesso inizia la salita.

Siamo con Pizzarotti, l'Italia merita di più e Parma lo sa!

 

 

MELISSA è INNOCENTE

 

Melissa è innocente. Era viva, era solare, era una ragazza studiosa e piena di sogni ed è innocente. Vi faccio notare che per riferirci a lei, alla sua persona e alla sua vita possiamo anche scrivere al passato, ma riguardo alla sua innocenza, beh, no!, la sua innocenza è eterna e rimarrà eterna in questo mondo in cui dobbiamo rimanere sempre superstiti di qualche dramma o qualche violenza, a chiederci, quando il cielo è troppo chiaro che prepara l'estate e il mare il dolce sogno di una partenza, di un viaggio lontano e denso di avventure, perché una ragazza che va a scuola debba morire e morì così ingiustamente.

 

Secondo e ancora più profondo pensiero è questo: di Melissa, di ragazze innocenti senza un volto, senza funerali di Stato, senza nome, senza titoli di giornali ce ne sono tante e troppe nel mondo, a nostra onta. Io sono certo e sicuro che l'impegno di tutti, l'interesse a informarsi, sarebbe per loro, se non una salvezza immediata, un sollievo... sapere che ci sono uomini determinati a cercare la giustizia piuttosto che tacere o assecondare questi atti. Perché chi non li condanna e chi non fa nulla contro questi atti ne è complice. Chi li ostacola, chi si prodiga per far capire che la violenza è stupida e folle, è quella forza bruta e illogica che non si ferma a parlare e discutere, perché perderebbe, perché non ha intelligenza, è la forza degli animali più selvatici.

L'uomo, almeno a suo dire, dovrebbe essere qualcosa di più.

Noi, in Melissa, piangiamo una moralità italiana, una coscienza di Paese, una cultura della vita oramai deboli e conquistate dal più attizzoso comportamento di meschinità e orrore.

Almeno in apparenza. Perché è forte la notte, finché non torna il sole!

Sorella, riposa in pace! Amen!

 

 

 

 
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